Un’azienda cosa si aspetta dalla scuola?
Che tipo di preparazione cerca nelle persone?
Persone motivate.
Non ossessionate dalle performance.
Persone volenterose che siano convinte di quello che fanno.
Non che lo facciano solo perchè gli è stato detto che nella vita bisogna lavorare altrimenti non si ha dignità.
Persone che siano sicure di se stesse e che facciano questo lavoro perchè gli piace veramente.
E’ fondamentale per i lavori creativi e anche per quelli ripetitivi, la cura e la passione per la qualità del risultato.
La voglia di comunicare con i propri colleghi.
La volontà di tenere aggiornato il cliente sull’avanzamento del lavoro.
La naturale inclinazione a volere aiutare il cliente nel trovare le soluzioni.
Ma questo significa che la scuola deve necessariamente educare ad apprezzare questi valori: l’autostima e il rispetto per se stessi e gli altri nell’ambito lavorativo nascono dalla tenera età, dalla consapevolezza di essere innanzi tutto individui liberi e speciali.
Ognuno dovrebbe essere invitato dalla scuola a seguire ciò che sente, ad ascoltarsi,… per diventare adulto e poter lavorare con serenità al fine di poter ridurre al minimo i monenti di stress e saperli superare con maggiore semplicità.
La scuola non deve obbligare a stare seduti ad un banco o classificare tramite tabulati e voti gli allievi, ma deve potenziarne le capacità creative ed espressive di ogni individuo che, solamente così, potrà esprimersi appieno nel mondo del lavoro e nella società che incontrerà.
Parecchi paesi esteri lavorano molto su questi fronti, ne sono un esempio le scuole “finlandesi”;
la scuola Finlandese può essere chiamata la “scuola della domanda”. Si privilegia la capacità, infatti, di fare domande a quella di dare risposte pre-confezionate. L’ascolto e l’osservazione del docente prevale sul suo intervento diretto. Si impara facendo e fino a 13 anni NON CI SONO VOTI.
Sì, perchè i voti, le invalsi, .. sono strumenti che non fanno emergere l’individuo e lo istruiscono alla banale competizione e, se non ci credete, guardate i risultati della finlandia leggendo questo articolo:
Un altro esempio risiede nella scuola Montessori, oggi più attuale che mai;
Chiediamoci, ad esempio, se sarà solo un caso che:
– il fondatore di Amazon, Jeff Bezos, sia così orgoglioso delle sue radici montessoriane
– Larry Page e Sergey Brin, co-fondatori di Google.com abbiano entrambi frequentato la scuola montessoriana
– Will Wright, Pioniere di videogiochi e creatore di “The Sims”, definisca la sua educazione Montessori come “amplificatore d’immaginazione”
e tanti altri che potete trovare a questo indirizzo:
Persone importanti, famose e celebrità cresciute con il metodo Montessori
A proposito di scuola pubblica vale la pena citare, invece, Scuola Senza Zaino e il suo ideatore Marco Orsi: si tratta di un progetto gia applicato in oltre 200 scuole dell’infanzia, primarie e medie approvato dal MIUR, basato sui principi dell’OSPITALITA’, della RESPONSABILITA’ e della COMUNITA’.
Vi forniamo di seguito un riferimento a questa tecnica educativa già applicata in centinaia di scuole italiane:
Immaginazione, talento, collaborazione,… ecco quello che cerchiamo;
imparare cose nuove è sempre possibile,
ma le competenze si sviluppano solo dopo che l’individuo ha incontrato se stesso.